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Exodus. Mostra di Nicolò Filippo Rosso

Il bellissimo e approfondito progetto ci porta a camminare assieme ai migranti nel loro lungo percorso.

Vincitore del World Report Award ed esposto a Lodi nel 2021 trova a Cremona una nuova forma di esposizione con immagini inedite. Grazie al supporto del nuovo Museo Diocesano fino al 17 febbraio 2023 sarà possibile visitare questo importante lavoro.

Esodo

In America Latina, la mancanza di opportunità lavorative e di accesso all’istruzione, la corruzione politica e l’impunità, persistono da generazioni, alimentando un circolo vizioso di violenza e migrazione, sintomo e causa di società disgregate.

Per quattro anni ho percorso le rotte migratorie documentando il viaggio di rifugiati e migranti dal Venezuela alla Colombia e dall’America Centrale al Messico e agli Stati Uniti. Raccontando le storie di bambini, adolescenti, donne incinte o che allattavano, provenienti da diversi paesi, ho avuto modo di vedere come le innumerevoli storie di perdita si fondessero in un’unica narrazione attraverso gli occhi dei migranti più vulnerabili: quelli che nascono, crescono e muoiono in movimento.

La crisi politica e socio-economica che ha investito il Venezuela nel 2016, ha spinto cinque milioni di migranti ad andarsene dal paese. La Colombia è la nazione più colpita da questo esodo. Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), sono 1,8 milioni  venezuelani in Colombia, di cui mezzo milione bambini: un numero sottostimato in quanto non tutti sono registrati.

Nel 2021, dopo che gli uragani Eta e Iota hanno colpito il Centro America, mi sono recato in Honduras. Inondazioni e smottamenti avevano colpito 4,5 milioni di vittime, alimentando una delle migrazioni più significative dell’ultimo decennio con destinazione gli Stati Uniti. Ho voluto documentare il viaggio dei migranti tenendo presente le differenti  ragioni che spingono ogni popolo ad emigrare, con la consapevolezza che, per un certo verso, la mobilità umana sia ciò che definisce le società del continente. Decenni di guerra civile, povertà endemica o violenza rendono difficile per i migranti trovare condizioni migliori rispetto a coloro che decidono di mettersi in viaggio/decidono di fuggire. Attraversando terre di confine controllate da bande e gruppi ribelli, le persone sono esposte alla tratta e al reclutamento. Alcuni non raggiungono mai la loro destinazione. Altri continuano a spostarsi, spesso a piedi, sperando di trovare un posto dove iniziare un nuovo capitolo della loro vita.

Nicolò Filippo Rosso

È un fotografo documentarista italiano che vive in Colombia. Si è laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Torino, in Italia.

Fotografare in America Latina significa spesso testimoniare storie di traumi, disuguaglianze e ingiustizie che hanno sconvolto il continente per generazioni. Nicolò ha scelto di raccontare storie di comunità abbandonate, crisi migratorie di massa, conflitti e cambiamenti climatici.

Dal 2018, dopo alcuni incarichi editoriali che documentano la migrazione venezuelana in Colombia, ha deciso di continuare a raccontare quel fenomeno storico anche attraverso i suoi progetti autoriali. Ha iniziato a trascorrere settimane e mesi in alcune zone di confine, camminando lungo le rotte migratorie insieme a coloro che non dispongono del denaro per raggiungere una grande città o il confine più vicino in autobus.

La mobilità rappresenta una condizione umana del nostro tempo e, sebbene Nicolò volga il suo sguardo sull’America Latina, le famiglie di tutto il mondo sfuggono a guerre, disuguaglianze, povertà, disastri naturali e regimi totalitari. Dopo molti anni passati a documentare storie di migrazione, ha capito che questi migranti continueranno ad essere  al centro dei suoi progetti futuri.

Ampliando un corpo di lavoro già esistente, nel 2021, si è recato in America Centrale e in Messico per documentare l’attraversamento di rifugiati e migranti negli Stati Uniti. Oltre ai suoi lavori personali ed editoriali per riviste, quotidiani e ONG, tiene spesso conferenze su fotografia e giornalismo nelle università colombiane, europee e statunitensi.

Fonte: Festival della Fotografia Etica.

In sintesi

Dove

Museo Diocesano, Piazza Sant'Antonio Maria Zaccaria, 4  Cremona

Quando

fino al 17 aprile 2023

Orario

da martedì a domenica: 10:00-13:00 e 14:30-18:00

Costo

0/4/5 euro