Safar - Giordania, un viaggio per conoscere
Fotografie di Fatima Abbadi, Ferdinando Fasolo, Giampaolo Romagnosi, Davide Scapin.
La Giordania richiama alla mente, luoghi di millenarie culture e splendidi monumenti, naturali o realizzati dalla mano dell'uomo. Siti meravigliosi come Petra, il deserto di Wadi Rum, iL Mar Morto e la Valle del Giordano, che popolano l'immaginario occidentale grazie alle testimonianze dei viaggiato-ri che nei secoli hanno visitato queste terre, e soprattutto più recentemente grazie a numerosi capolavori cinematografici, come "Lawrence Arabia", "Indiana Jones" e "Star Wars". l moderni viaggiatori occidentali, che negli ultimi anni con sempre maggior interesse visitano questi luoghi, Lo fanno proprio perché attratti da queste meraviglie.
Ma La Giordania non é solo questo, non è soltanto un luogo fantastico che nutre le nostre fantasie d'awentura; è una terra popolata da tempo imme-more da genti di culture diverse che convivono in armonia, ricca d'arte, fatta di sensazioni, sguardi umani, accoglienza, tolleranza, ospitalità.
Una terra che sin dall'antichità, grazie alla sua posizione strategica, è stata crocevia di scambi culturali e commerciali, rotta di pellegrinaggi verso La Mecca, teatro di battaglie e conquiste imperiali rimaste impresse nei nume-rosi siti archeologici. Una terra che è testimone della nascita e dello svilup-po delle tre religioni abramitiche e nella quale ancora oggi, a dispetto di quanto succede in molte altre aree del Medio Oriente, cristiani e musulmani convivono in armonia e nel rispetto reciproco, tanto da rendere questa par-ticolare attitudine alla tolleranza e alla fratellanza uno degli aspetti fondan-ti del tessuto sociale e identitario del Paese. Ne è testimonianza anche l'accoglienza che i giordani hanno riservato nel recente passato ai profughi palestinesi, che ancora oggi ospitano nella loro terra, e più recentemente a quelli siriani. Queste sono le motivazioni che ci hanno spinto ad intraprendere questo SAFAR ("viaggio" in lingua arabal.
Tra i tanti punti di osservazione che la Giordania ci ha offerto, siamo stati rapiti in modo particolare da quello costituito dall'incontro con suoi abitanti. Per le strade di Amman, o lungo le numerose rotte che attraversano il de-serto, abbiamo scoperto una mescolanza di popoli e culture che convivono in pace e armonia, e siamo stati accolti con generosità, ospitalità, solida-rietà: tutti aspetti che richiamano una universale umanità che ancora oggi, purtroppo, è necessario rivendicare.