Fare memoria del lockdown
Centro Galmozzi di Crema, ecco le video interviste che lo raccontano
CREMA Come l’hanno vissutoe cos’ha rappresentato illockdown per i cremaschi?Provano a rispondere dalcentro culturale Alfredo Galmozzi.Lo fanno com’è nel lorostile, con video intervisteai protagonisti, lasciandodunque la parola a chi in variomodo ha vissuto in primalinea, lutti e tragedie, ma anchemomenti carichi di speranza.I primi filmati sonostati pubblicati in questi giornisul canale you tube delcentro stesso. Altri ne seguiranno.Tra quelli già visibili cisono le storie degli operatorie operatrici della Croce Rossadi Crema oppure il raccontofotografico di una famigliache riscopre la bellezza dellacondivisione, ad opera del fotoclubOmbriano. Poi le immaginiin bianco e nero, registratein città nelle lunghesettimane del lockdown,quando Crema era vuota, soprattuttodopo il tramonto.Fanno riflettere, ma strappanoanche un sorriso, i raccontidei ragazzi con disabilitàdell’Anfass e del Gruppo handicapdella parrocchia di SanGiacomo. Emerge uno spaccatodi vita e di grande vogliadi non mollare e andareavanti. «Volevamo fare unadiagnosi «a caldo» di quantoaccaduto, per mettere in evidenzapaure, ansie, ma anchel’impegno del volontariato, lenuove relazioni che sono nate,le speranze e la voglia diandare avanti» hanno spiegatoi responsabili del centro.Fondamentale la collaborazionedi tanti protagonisti delterzo settore e non solo, dellacittà e del Cremasco. Moltihanno mandato video, foto ealtro materiale. Al Galmozzinon butteranno via nulla.L’archiviazione dei file saràaccurata, una memoria collettivaper le future generazioni.Nei prossimi giorni,inoltre, saranno pubblicatinuovi video e testimonianze