L?eterno ritorno. Al di là del bene e del male
La mostra racconta il film più audace e visionario di Liliana Cavani, Al di là del bene e del male (1977), dedicato all'esperienza limite vissuta da Lou Salomè, Friedrich (Fritz) Nietzsche e Paul Rée. Complesso e spettacolare, il film (intitolato inizialmente, e sempre nietzschianamente, L'eterno ritorno) è ispirato al pensiero e all'opera del filosofo tedesco (ritenuta ai tempi ancora scomoda) e narra dell'esperimento della "trinità": esperienza deflagrante di una relazione a tre in cui la donna è al vertice di una geometria intellettuale, psichica e sensuale. Esperienza antiretorica, appassionata, crudele e rischiosa che segna i protagonisti, obbligando Fritz e Paul a un ritorno esiziale alla linea di partenza, mentre Lou ne esce indenne, aderendo a un'idea di giustizia che esige per sè libertà, autonomia, appagamento di ogni desiderio. Libera da convenzioni, oltre le categorie epiche di bene e male, la donna, vero superuomo nietschiano, lascia alle spalle l'Ottocento e i due uomini amati, entrando con curiosità ed energia nel nuovo secolo: tempo carico di aspettative (e tragedie) su cui densamente riverbera il pensiero di Nietsche.
Il percorso espositivo è un vero e proprio viaggio nel tunnel della storia, un racconto che partendo dal film (con l'ausilio di materiali di lavorazione, foto di scena, bozzetti, musiche, manifesti, articoli di stampa ma anche significative installazioni ispirate a scene della pellicola), al film ritorna per restituire l'esperienza straordinaria di una storia oltre ogni schema diventata grande cinema.
Fonte: CLP.