L'America in guerra
Ottant'anni fa, il 7 dicembre 1941, la flotta giapponese attaccava all’improvviso la base militare americana di Pearl Harbor alla Hawaii, infliggendo dure perdite alle forze aeronavali USA. L’aggressione, definita “infame” da Washington perché avvenuta senza essere preceduta da una dichiarazione di guerra formale, indusse gli Stati Uniti a entrare in guerra sebbene fino ad allora l'opinione pubblica statunitense (composta di una forte e influente minoranza pacifista) fosse stata contraria. Una decisione che cambiò il corso del Secondo Conflitto Mondiale consentendo agli Alleati (o meglio: le Nazioni Unite, capitanate da Stati Uniti e Gran Bretagna, che poi avrebbero dato vita all’ONU) di sconfiggere nazisti e fascisti e di porre così fine ai loro regimi di ferocia e terrore sempre crescente sia sul fronte europeo che asiatico.
?Per ricordare questo anniversario, l'iniziativa prevede la riapertura della mostra “LA GUERRA TOTALE. IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE” (sospesa nell’autunno 2020 a causa del Covid 19) e il ritorno , con un numero più che doppio di immagini (da 54 a 120) rispetto alla precedente versione, de “LA GUERRA DEL PACIFICO. DA PEARL HARBOR ALLA BOMBA ATOMICA”.
La prima esposizione è proposta allestita alle pareti di una sala, la seconda in un'altra sala come foto-proiezione in grande formato per valorizzare la spettacolarità delle sue fotografie. Le due mostre sono realizzate con le più belle e iconiche immagini provenienti dai più importanti archivi storici fotografici pubblici (civili e militari) degli Stati Uniti.
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