A Milano il Photofestival 2020
Dalla presentazione del Milano Photofestival 2020.
Il 2020 sarà per tutti noi una data molto importante perché tagliamo il traguardo delle quindici edizioni del Photofestival. Abituati come siamo – giustamente – a guardare il presente e a proiettarci verso il futuro non sempre dedichiamo un po’ di tempo a riflettere sul passato ma, siccome questo rappresenta la nostra storia, è qui il caso di fermarci per una breve riflessione.
Quando nei primi anni 2000 abbiamo cominciato questa splendida avventura francamente non avevamo immaginato di dar vita a quella che è diventata la più importante manifestazione fotografica milanese certificata dal numero di mostre e dall’ampio credito di cui godiamo presso gli operatori del settore e presso un pubblico sempre più numeroso che ci segue con passione e ci sprona, con suggerimenti e critiche, a migliorarci. Di una cosa eravamo però sicuri anche contro il parere di quanti non condividevano il nostro entusiasmo e la nostra fiducia: che Milano era la città giusta su cui scommettere. Allora, ricordiamolo, questa non era ancora la città viva e internazionale oggi tanto apprezzata ma noi, definendola da subito “capitale della fotografia italiana” non intendevamo cedere alla retorica ma ricordare che qui era nata nel 1967 “il diaframma”, la prima galleria in Europa interamente dedicata alla fotografia, qui era sorto con il Superstudio, il più importante centro di studi fotografici, qui si era da sempre sviluppata un’editoria specializzata di grande valore.
Il nostro lavoro è stato quello di raccogliere, con spirito inclusivo, le esperienze di tutte le realtà operanti sul territorio milanese (periferie e hinterland compresi) e di essere noi stessi protagonisti di mostre e iniziative gestite in prima persona. Abbiamo dato spazio non solo ai grandi autori ma anche a moltissimi fotografi esordienti di valore, abbiamo collaborato con gallerie, critici, editori e stampatori.
Ora intendiamo preparare un’edizione che possa fare un ulteriore salto di qualità con una programmazione che preveda mostre originali di grande spessore, la conferma del coinvolgimento di realtà vicine come Pavia e l’allargamento ad altre altrettanto vive, l’incremento di iniziative come incontri, presentazioni, dibattiti. Tutto per dar vita a una profonda riflessione sulla fotografia e sul suo ruolo (culturale, linguistico, comunicativo, commerciale) sempre più importante nella nostra società, ma anche per educare il pubblico a una sua fruizione più cosciente. Perché siamo di fronte a un mezzo dalle straordinarie potenzialità espressive che va quindi analizzato e vissuto con passione e consapevolezza. Seguiteci dunque perché presto vi aggiorneremo sulle novità che stiamo preparando.
Fonte: Segreteria organizzativa.