Le donne del latte. Gesti e luoghi, tra presente e memoria. Mostra personale di Ulderica Da Pozzo
La mostra “FEMINES Donne del latte. Gesti e luoghi, tra presente e memoria” di Ulderica Da Pozzo è un omaggio del Comune di San Vito al Tagliamento e del CRAF alle donne in occasione della Festa Internazionale a loro dedicata l’8 marzo. La mostra sarà inaugurata il prossimo 7 marzo alla Chiesa di San Lorenzo e resterà gratuitamente aperta al pubblico sino al 5 maggio.
“È tutta dedicata alle donne del latte e vive all'interno di un mia ricerca fotografica sul mondo rurale e contadino della regione – racconta l’autrice - un viaggio iniziato con i miei ricordi di bambina e con anni di incontri, interviste, fotografie che sono diventati un libro, Malghe e Malgari e un D.V.D. Il mondo dall'alto”.
La mostra, figlia del progetto originario “Biancolatte”, conserva la potenza evocativa del rumore e del profumo del latte, delle donne e dei gesti antichi che ne fanno inevitabilmente parte: “Già dai primi anni Ottanta, racconto l’universo femminile, il suo rapporto con il territorio, con l'elemento latte e il mondo contadino che gravita attorno ad esso – afferma – le donne erano e sono custodi significative, ed è appunto attraverso il loro sguardo che si dipana il mio racconto”. La mostra accoglie plurimi rinvii al contesto delle latterie e delle malghe, in particolare a quelle operanti e ancora visitabili. Ma racconta anche di tracce, quello che resta delle Latterie, attraverso i paesi e i luoghi che erano centro di un’intensa vita sociale e comunitaria: “Questa è una mostra fotografica e multimediale che illustra visivamente la memoria e il presente del latte – continua – le conoscenze trasmesse come arte, dalle mani dei casari alle loro figlie, grazie alle quali in molti luoghi della nostra montagna è possibile trovare burro fresco, ricotta e formaggio di qualità”. Esposti anche molti ritratti che testimoniano oggi coraggiose scelte di vita delle donne impegnate in agricoltura e allevamento: “La mostra stimola percorsi di conoscenza del territorio – sottolinea - dei luoghi e delle donne che ancora lo valorizzano”.