Animali come via alla sopravvivenza (gli animali da lavoro), animali talvolta sfruttati come unica risorsa a una condizione di miseria, altre volte amati e riconosciuti come compagni di vita per alleviare miserie, o semplicemente per una forma di simbiotico affetto; sempre in uno spirito da esploratore delle relazioni umane.
Per creare la mostra Animals autore e curatrice hanno lavorato all’unisono addentrandosi nell’immenso archivio del fotografo per selezionare una collezione di immagini che raccontassero in un unico affresco le diverse condizioni degli animali. Il percorso della mostra lascia al visitatore la massima libertà, pur fissando un’invisibile mappa articolata su diversi registri emotivi, in grado di alternare le immagini più impegnative ad altre di grande leggerezza e positività.
Steve McCurry esploratore del genere umano ci offre dunque un viaggio nella contiguità del pianeta animale, ci parla di relazioni e di conseguenze; le sue immagini indelebili sono prive di tempo; e, come accade a chi viaggia instancabilmente per raccontare storie, sembra mostrare nostalgia per un mondo in continua e pericolosa trasformazione che lui può solo documentare.
“Animals ci invita a riflettere sul fatto che non siamo soli in questo mondo” spiega la curatrice della mostra Biba Giacchetti che prosegue “in mezzo a tutte le creature viventi attorno a noi. Ma soprattutto lascia ai visitatori un messaggio: ossia che, sebbene esseri umani e animali condividano la medesima terra, solo noi umani abbiamo il potere necessario per difendere e salvare il pianeta.”